Perché scrivo questo blog.

Ho cominciato tanti anni fa per caso, e senza troppe ambizioni, questo lungo viaggio attraverso il mondo.

Al tempo ero sprovveduto e senza alcuna esperienza ma oggi posso serenamente dire che due o tre cose su questo modo di vivere le ho ben capite.

Premetto che il mio esordio è stato segnato da grosse difficoltà dovute all’assenza totale di scambio d’informazioni tra colleghi viaggiatori, internet era agli albori e non c’era modo di ottenere risposte agli immensi dubbi prima di un viaggio.

Fatto sta che solo grazie alle vesciche sul sedere e a tanti altri inutili infortuni  ho capito cosa fare e cosa non fare in sella ad una bici.

Le convinzioni che ho sui materiali che uso oggi sono la normale conseguenza di una serie di sfortunate rotture capitatemi nei posti peggiori al momento peggiore.

Ho quindi elaborato delle semplici soluzioni tecniche per evitare il più possibile incidenti e poter fare così un viaggio più sereno e senza troppi problemi.

E allora perché non provare a rendere più divertente un viaggio in bicicletta per chi volesse provare?

Spesso ricevo mail da cicloviaggiatori che mi chiedono quale sia la bici giusta per fare un viaggio o che tenda ci voglia o che strada fare. Rispondo volentieri ma mi è davvero difficile accontentare le più svariate domande con dovizia di particolari anche perché le cose utili a sapersi sono davvero tante.

Per questo mi sembra conseguenza diretta tentare di dare più informazioni possibili agli appassionati e mettere a disposizione la mia esperienza per condividere questo bel modo di andare in bicicletta.

Ho deciso di far nascere questo blog sul mio nuovo sito internet e cercare d’infondere e diffondere più possibile il cicloturismo.

Tenterò di specificare ogni dettaglio tecnico e ogni scelta meccanica fatta, dare spiegazioni sui materiali e gli attrezzi davvero indispensabili e sopratutto confrontarmi su itinerari e aree del mondo davvero indicate per un’avventura indimenticabile.

10 commenti
  1. Carlo Alberto
    Carlo Alberto dice:

    Dino e’ un figo vero.
    Entra in punta di piedi, scivola giu’ come il vino, e ti rimane dentro affidato amico.
    So bene come fa. È’ l’arte della pedalata, lenta ma costante. Vedi che sta arrivando, puoi seguire un tratto con lui, sai che non scomparirà.
    Sinceramente. A volte mi sarebbe piaciuto esser come lui, ma io sono di accelerate e sterzate, di fatto il suo opposto. Per questo gli voglio bene.
    Ben fatto, Dino.

    Rispondi
  2. Nicola
    Nicola dice:

    Ciao Dino, sei un grandissimo, lasciamelo dire anche se non ci conosciamo.

    Viaggi simili ai tuoi io li faccio in moto (amo l’Asia e la sua gente alla follia), ma dopo tre settimane massimo devo sempre tornare al lavoro, mentre tu continui a scoprire luoghi, persone e culture.

    Un saluto e che la buona sorte ti accompagni sempre,

    Nicola
    MANTOVA

    Rispondi
  3. Gianluca Umana
    Gianluca Umana dice:

    Ciao Dino ,
    io sono un ragazzo di sedici anni e ti devo sinceramente ringraziare per avermi aperto gli occhi sui modi di viaggire e per avermi dato il vero significato di viaggiare che non è solo visitare i musei ,munumenti ,chiese ecc. ma scoprire i luoghi la cultura e le persone che si incontrano lungo il viaggi.

    Ancora grazie, da Gianluca.

    Treviso

    Rispondi
  4. Antonio
    Antonio dice:

    Ciao Dino,
    ti ho conosciuto attraverso Roberto Bressan, dal quale mi sta per arrivare una Terranova. Scelta fatta dopo aver visto la tua alcuni giorni or sono. Poi, ho iniziato a leggerti e, che dire, sono affascinato dai tuoi racconti dalle tue esperienze e dalla tua “filosofia ciclistica”.
    Il mio sogno é la Namibia in bici. Chissà se riusciro’ ad organizzare il tutto!
    Grazie della condivisione del tuo spirito,
    Antonio

    Rispondi
  5. Stefania
    Stefania dice:

    Molto bene, proprio ciò di cui avevo bisogno!
    Ma ste forcelle, le prendiamo rigide o ammortizzate? Telaio: acciaio o alluminio? (non per intraprendere le passeggiate della domenica, tanto per intenderci).
    Si sa: la migliore bici è quella che sei in grado di ripararti da solo anche nel deserto del Gobi, ma i pareri sono spesso contrastanti. Considerando che qualche km lo hai fatto (chapeau!) e un po’ di terra l’hai mangiata, dalla tua esperienza personale cosa consiglieresti?
    Grazie buona giornata!
    Ste

    Rispondi
  6. Roberto
    Roberto dice:

    Dino sei veramente grande… Ho avuto la fortuna di incontrarti, seppur per poco, al rifugio Altissimo e subito, come dice perfettamente l’altro post sei entrato in punta di piedi e non riesco a smettere di leggere le tue avventure…. Continua così…

    Rispondi
  7. Toni
    Toni dice:

    Ciao Dino., grazie…grazie…grazie!! e mentre scrivo mi EMOZIONo. Chissa perche:) cercando una bici usata… Scopro ” per caso” laconique vidéo ! Il tuo forse il primo!!! Ho capito subito cosa faro per i prossimi anni… A gennaio prossimo Cuba per mettermi in gamba” e poi via per il mondo… Per piacere continua a viaggiare.. Io e tanti altri ti seguiremo a ruota:) ho 61 primevère mi chiaro Toni e penso Che ci incontreremo su qualche sentiero o strada della vita!! Che Dio continui a benedirti:)

    Rispondi

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